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FAQ, Domande frequenti

FAQ, Domande frequenti

FAQ per Terme di Rabbi

Qui trovate le domande più comuni che i nostri ospiti ci fanno. Se avete ancora dubbi potete comunque contattarci via mail o telefono, saremo felici di rispondervi.

La vostra acqua è indicata per chi fa un lavoro sempre in piedi?

Certo, il percorso flebologico, che consiste in un camminamento in acqua termale calda e fredda su ciottoli, è molto indicato sia per coloro che passano la giornata in piedi , sia per coloro che conducono una vita sedentaria, per lavoro o pigrizia. Contribuisce a riattivare la circolazione, defaticando e alleggerendo le gambe.

La vostra acqua è indicata per i problemi di anemia?

Uno dei componenti che rende la nostra acqua termale unica al mondo è il ferro. Noi consigliamo di bere la nostra acqua a piccoli sorsi iniziando con un bicchiere da 250 ml il primo giorno e di aumentare la dose fino a 4/5 bicchieri per 15 giorni circa. E’ stato dimostrato che il valore del ferro nel sangue aumenta già dopo pochi giorni e molti medici consigliano questa cura anche alle donne incinte, nelle quali si verifica un abbassamento di ferro e di Sali minerali già dai primi mesi di gravidanza.

Quanti trattamenti passa il Servizio Sanitario in un anno?

I trattamenti in convenzione sono tre, ma il S.S.N. ne passa uno all’anno, a meno che non ci siano delle particolari patologie, che devono essere indicate dal medico sull’impegnativa.

Si possono fare più cicli in un anno? Le cure termali si possono fare tutti gli anni?

Di solito consigliamo di fare almeno un ciclo di dodici giorni continuativi ogni anno per ottenere dei risultati ottimali. Molti dei nostri ospiti riescono a fare un ciclo all’apertura (metà maggio) e uno alla chiusura (settembre), ma la cosa sulla quale insistiamo di più è la costanza, è importantissimo fare le Terme almeno una volta all’anno.

A che età possono iniziare a fare le Terme i bambini?

I bambini solitamente vengono da noi per curare le affezioni al sistema respiratorio. I trattamenti consigliati per i bambini sono l’aerosol e le inalazioni. Si inizia all’età di tre anni. Qui da noi abbiamo un reparto specifico per bimbi con otto postazioni e un angolo gioco nel quale si possono svagare durante la pausa. La differenza, rispetto al trattamento fatto a casa è che nel nostro centro viene impiegata solo acqua termale, dissolta in piccolissime particelle che penetrano nei bronchi e nel naso. Anche in questo caso è dimostrato che durante l’inverno i bambini/ragazzi si ammalano molto meno e comunque i periodi di convalescenza sono molto ridotti.

La visita medica è a pagamento? È obbligatoria?

La visita medica di inizio cura è obbligatoria e gratuita e va prenotata in anticipo per tutti coloro che vengono alle Terme muniti di impegnativa. E’ invece a pagamento (€ 10,00) per coloro che vengono senza l’impegnativa del medico di fiducia e/o desiderano comunque farla indipendentemente dai trattamenti effettuati.

È possibile dividere i giorni di cura passati dal S.S.N. in due cicli?

L’accordo con il S.S.N. non prevede la divisione dei trattamenti in più periodi. Studi medici suggeriscono di effettuare sempre un ciclo completo. Il proprio medico o il medico termalista potrà in taluni casi consigliare un secondo ciclo di cure come integrazione, anche di breve durata.

È possibile venire alle Terme senza impegnativa del medico per un solo giorno?

Sì. Proponiamo dei pacchetti di un giorno che sono stati studiati per coloro che vogliono provare diversi trattamenti. Questi sono stati pensati per rispondere a diverse esigenze, mal di schiena, problemi circolatori, problemi respiratori e relax. Tutti i trattamenti vanno prenotati e perciò sono soggetti al rispetto degli orari concordati.

Se voglio fare due trattamenti, entrambi in convenzione, ma uno solo mutuabile nell’anno, che impegnativa mi conviene fare?

Se uno dei trattamenti richiesti è il bagno termale per artrosi e reumatismi consigliamo di fare l'impegnativa per bagni termali, in quanto sono i più costosi, seguono il percorso flebologico e aerosol e inalazioni, per le quali ci sono dei pacchetti di 6 e di 12 giorni molto convenienti.

Tutti i trattamenti sono effettuati su prenotazione?

Quasi tutti. Sono esclusi da questo sistema solo le cure inalatorie. Raccomandiamo agli ospiti la massima puntualità. In caso di ritardo il cliente perderà totalmente o parzialmente il servizio. Le prenotazioni possono essere cancellate senza penali fino a 24 ore prima. Le cancellazioni dopo tale scadenza vengono comunque addebitate al cliente.

Quando si pagano le prestazioni?

Al momento della prenotazione. Ricordiamo che le esenzioni mediche vanno riportate sull’impegnativa dal proprio medico. Le agevolazioni commerciali vanno comunicate prima dell’emissione della ricevuta.

Avete un servizio di Baby Sitter?

Si. Gli ospiti delle Terme possono usufruire di questo servizio gratuitamente in determinate fasce orarie, disponibili presso l’ufficio ricevimento . Il servizio richiede prenotazione obbligatoria al momento della compilazione del piano cura.

FAQ per il medico

Cosa è il bagno a secco con CO2?

Il bagno a secco con CO2 è una metodica in cui il corpo dell’utente dalla vita in giù viene avvolto da una busta di plastica in cui viene creato il vuoto. Successivamente viene immessa anidride carbonica e ci si stende rilassandosi per circa 20 minuti. L’anidride carbonica a contatto con la pelle della persona provocherà un effetto di riattivazione e vasodilatazione del microcircolo. Utile come coadiuvante del percorso flebologico.

Come viene effettuato il bagno termale?

Nel bagno termale il corpo dell’utente viene immerso in una vasca riempita di acqua termale della fonte di Rabbi e dunque ricca di anidride carbonica e successivamente ricoperto in modo da non lasciar evaporare le bollicine di CO2. La temperatura dell’acqua è di circa 33-35°. L’anidride carbonica effettua un micromassaggio sulla cute, vasodilata il circolo periferico, riduce le resistenze periferiche e di conseguenza regolarizza la pressione arteriosa. Inoltre aumenta il tono delle pareti venose e consente una migliore ossigenazione dei tessuti. Il favorire la circolazione periferica consente anche di ridurre il ristagno dei prodotti dell’infiammazione, risultando utile anche nelle patologie artrosiche e nella sindrome di Raynaud (ove può essere sostituito con il bagno arti).

Cosa è la torba e come agisce?

La torba è costituita da una composizione organica ricca di principi attivi. Essa è il risultato di millenni di trasformazioni subite grazie alla presenza di microrganismi del sottosuolo che instaurano processi fisici e chimici e grazie alla particolare acqua della fonte di Rabbi. L’impacco caldo di torba aumenta flusso e velocità di circolo nei capillari e riduce l’infiammazione. Agisce dunque come analgesico e miorilassante in caso di dolori articolari e muscolari.

Soffro di vene varicose. Come agisce il percorso flebologico delle Terme di Rabbi?

Il percorso flebologico delle terme di Rabbi possiede la unicità di unire al classico percorso flebologico con alternanza di acqua calda e fredda e con la presenza di ciottoli sul fondo che letteralmente “spremono” la pianta del piede stimolando il torrente circolatorio, anche la presenza dell’anidride carbonica tipica dell’acqua di Rabbi la quale favorisce la vasodilatazione capillare e la creazione di nuovi vasi.

Sono in gravidanza. L’acqua delle Terme di Rabbi è indicata nel mio stato?

Durante la gravidanza il fabbisogno di acqua per la donna aumenta, così come aumenta il fabbisogno di ferro e calcio. L’acqua della fonte di Rabbi possiede ioni ferro e calcio disciolti in elevata quantità ed inoltre in forma ionica quindi maggiormente biodisponibili: il loro assorbimento risulterà dunque facilitato.

L’acqua della fonte di Rabbi è indicata in caso di dispepsia o di colon irritabile?

La dispepsia causata da gastropatie croniche funzionali o da altre alterazioni della secrezione e della motilità rappresenta il motivo principale di ricorso alla terapia idropinica termale per patologiche gastriche. In primo luogo occorre precisare che l'ulcera peptica in fase acuta controindica la terapia con qualsiasi acqua termale. Viceversa, in fase cronica sono invece controindicate solo le acque a prevalente azione eccitosecretrice.

L’acqua della fonte di Rabbi è ricca di ione bicarbonato che esercita un’azione tampone sulla mucosa gastrica ed è quindi specifica per chi è affetto da gastriti ipersecretive. Al contempo, lo ione bicarbonato assieme alla anidride carbonica, al magnesio ed al potassio disciolti, stimola la secrezione gastrica e la motilità intestinale laddove necessario, divenendo quindi di aiuto nelle gastriti iposecretive ed in caso di stipsi.

Le acque bicarbonato-calciche, come quella della fonte di Rabbi, vengono utilizzate nelle coliti croniche organiche e funzionali come la sindrome del colon irritabile poiché agiscono regolarizzando il transito intestinale e, grazie al magnesio ed al potassio presenti, aumentano il volume e la idratazione delle feci. La terapia termale coadiuvata da provvedimenti igienico-dietetici rappresenta un ottimo metodo di rieducazione funzionale dell'alvo. La cura idropinica è controindicata in caso di reflusso gastro-esofageo, gastrite in fase acuta, ulcera gastrica, colite e dolori addominali in atto.

La terapia idropinica con l’acqua della fonte di Rabbi è indicata per chi soffre di epatopatia/calcoli colecisti?

L’acqua della fonte di Rabbi è un’acqua bicarbonato-alcalina ed in quanto tale favorisce la digestione ed ha un effetto benefico sulle funzioni epatiche, soprattutto disintossicante. Tra gli oligoelementi presenti vi sono anche magnesio e potassio, entrambi in grado di stimolare la secrezione biliare. Lo scopo è di modificare in senso non litogeno la bile, di aumentarne il flusso e di regolare la motilità dell'albero biliare.

E’ presente inoltre anidride carbonica che aumenta la secrezione biliare. Tale acqua è però anche ricca in calcio per cui andrebbe bevuta con moderazione da parte di chi soffre di questa patologia. Bisogna comunque ricordare che nessun tipo di acqua minerale può determinare la dissoluzione di calcoli biliari. La calcolosi biliare rappresenta, in pratica, una indicazione alquanto dubbia alla terapia termale. Consideriamo però che, in assenza di controindicazioni, il trattamento idropinico può in definitiva intervenire sulla mucosa colecistica, sulla composizione della bile e sulla motilità delle vie biliari prevenendo le note complicanze della calcolosi. La terapia idropinica rimane ad ogni modo controindicata nelle fasi acute (coliche, colangiopatie, etc.).

Sono affetto da iperuricemia/gotta. La terapia idropinica con la vostra acqua può peggiorare la mia patologia?

Durante il periodo di cura idropinica l’organismo elimina ogni giorno una quantità di urine superiore all’acqua bevuta con conseguente lavaggio cellulare fisiologico e ricambio del contenuto idrosalino, solubilizza e mobilizza le scorie azotate e provvede ad abbassare il valore di acido urico nel sangue.

Agli effetti di una cura idropinica standard si aggiunge la presenza, nell’acqua termale di Rabbi, di anidride carbonica disciolta la quale facilita l’eliminazione dell’acido urico. La contemporanea presenza di elevate quantità di calcio disciolto nell’acqua della fonte di Rabbi indica ad ogni modo moderazione nella assunzione di questa acqua termale in caso di gotta.

Soffro di calcoli ai reni/renella. Posso bere la vostra acqua?

L’acqua della fonte di Rabbi è un’acqua fortemente mineralizzata poiché contiene ioni (ferro, calcio e magnesio in particolar modo) in grande quantità. Questa tipologia di acqua, a differenza delle oligominerali, non è indicata per chi è affetto da calcolosi renale o delle vie urinarie né per chi è predisposto ad essa (renella).

Soffro di fibromialgia. posso trovare dei benefici alle vostre Terme?

La fibromialgia o sindrome fibromialgica o sindrome di Atlante, è una sindrome caratterizzata da dolore muscolare cronico diffuso associato a rigidità.

Le possibili cure sono ancora oggi oggetto di continui studi; l’eziologia è sconosciuta, ma è considerata una malattia reumatica.

È consigliabile il bagno termale carbo-gassoso, ma non in fase acuta.

L’immersione totale ha la durata di ca. 15 minuti e la temperatura impiegata non supera i 33°C , quindi inferiore ad un normale bagno. Per quanto la temperatura sia bassa, non c’è percezione di freddo, in ragione dell’alto contenuto di gas disciolto nell’acqua. Per evitare l’inalazione di CO2 dopo l’immersione, la vasca è coperta con un telo e tutti gli ambienti sono provvisti d’aspirazione continua.

Al termine del bagno il paziente è lasciato riposare ben coperto per ca. 10 minuti. In questo periodo di “reazione”, si completano gli adattamenti vascolari indotti dal bagno ed un’intensa sudorazione contribuisce alla depurazione dell’organismo.

EFFETTI BIOLOGICI ED INDICAZIONI:

  • Riabilitazione delle funzioni articolari nelle osteoartrosi, nei reumatismi extra-articolari ed infiammatori in fase di quiescenza. Agendo sul metabolismo tessutale e sulla circolazione locale, sono favoriti l’allontanamento di sostanze infiammatorie (con associata azione miorilassante ed analgesica).
  • Prevenzione e rallentamento dell’evoluzione dell’osteoporosi per la presenza del calcio sotto forma di ione calcio (Ca++).
  • Azione sul circolo periferico (soggetto a vasodilatazione), con ipertermia e diminuzione della pressione arteriosa. Le bollicine di gas carbonico, operando un “micromassaggio”, stimolano sia la circolazione cutanea, sia l’assorbimento del gas attraverso la cute stessa.
  • Diminuzione della pressione arteriosa in soggetti ipertesi ad alta sensibilità vascolare, in funzione della tonicitò dei vasi.
  • Azione locale della CO2 con dilatazione capillare, apertura di nuovi letti capillari, aumento d’ampiezza delle arteriole, migliorato metabolismo dei deistretti interessati.
  • Svuotamento dei vasi venosi soprattutto superficiali, ma anche profondi, con stimolazione del ritorno venoso e contemporaneo alleggerimento del circolo periferico periferico.
  • Azione stimolo sulla funzione respiratoria da parte della CO2 con aumento del volume respiratorio dovuto alla maggior profondità dei singoli atti respiratori; maggior eliminazione di CO2 ed aumento della saturazione d’ossigeno.
  • Stimolazione della funzione renale con aumento della diuresi dal 100% al 250% nelle tre ore successive al bagno.

Quanta acqua termale devo bere al giorno?

La terapia idropinica, che consiste nel bere, con diverse modalità, dosi variabili d’acqua, è apparentemente il modo più semplice di somministrazione. In realtà gli effetti metabolici, sistemici o d’organo, che ne conseguono rendono complesso e non sempre del tutto chiarito il meccanismo d’azione.

L’acqua può essere assunta o con carico idrico o a dosi rifratte.

Il carico idrico si esegue bevendo a digiuno un litro d’acqua in circa trenta minuti. A volte, per adeguare la cura all’entità della massa corporea, si consiglia di bere una quantità basale d’acqua (uguale per tutti) di 500 cc e di aggiungere 10 cc per ogni kg di peso corporeo.

La terapia idropinica con dosi rifratte si attua facendo assumere al paziente (a digiuno o alcune ore dopo i pasti), 1-2 litri d’acqua, a piccoli sorsi mentre passeggia.

Piccole dosi, fredde e ricche di CO2, bevute a piccoli sorsi successivi, stimolano nelle gastriti iposecretive la produzione di HCL sia per l’azione iperemizzante (capacità di innalzare la temperatura) posseduta dall’anidride carbonica, sia per un processo di “rimbalzo” successivo alla leggera azione tampone (capacità di neutralizzare l’iperacidità gastrica) posseduta dai bicarbonati. In questo modo, si può stimolare, in un paziente ipocloridrico, la correzione funzionale riabilitandone la secrezione fisiologica. Si consiglia l’assunzione graduale di un quantitativo d’acqua che varia da uno a quattro bicchieri, suddivisi lungo la giornata, prima ed anche durante i pasti.

Una dose elevata di acqua (400-800 cc) leggermente riscaldata e quindi liberata dalla CO2 bevuta in tempi brevi (20 min.), esercita invece una prevalente azione tampone nelle gastriti ipersecretive. Con questo sistema si riabilita il gastritico cronico ad una produzione normale di HCL. Si consiglia di aumentare gradualmente la quantità d’acqua nell’arco del periodo di cura.

In sostanza si può riassumere che piccole dosi d’acqua “stimolano”, grosse dosi d’acqua “bloccano” la produzione di HCL gastrico.

Ma la cellulite è una malattia? Voi la curate in modo medico al pari di altre malattie? Non è solo un problema estetico?

La cosiddetta Cellulite (pannicolopatia edemato fibrosa) è una manifestazione topografica della pelle associata a depressioni o introflessioni, frequenti nella zona pelvica e addominale, nei fianchi, sui glutei e nelle cosce. Può manifestarsi anche associata a noduli nel tessuto adiposo sottocutaneo e in casi più rari ad un sospetto stato infiammatorio.

La grande confusione sul nome da dare alla cellulite riflette la difficoltà di comprendere correttamente la natura del fenomeno.

Può essere considerata all'interno di un quadro patologico notando che è una condizione normale per moltissime donne ma non per tutte e che nelle sue forme più gravi si manifesta con noduli dolenti alla palpazione che fanno sospettare processi infiammatori, inoltre è generalmente associata ad un eccessivo accumulo di tessuto adiposo sottocutaneo di cui non è chiara la relazione con il rischio cardiovascolare.

La cellulite si può manifestare a diversi stadi in diverse aree corporee anche nello stesso soggetto. Viene normalmente classificata con la scala Nürnberger e Müller che la divide in 4 stadi,

  • 0 = assenza di segni di cellulite
  • 1 = la pelle affetta risulta liscia , ma compaiono segni di cellulite pinzando la pelle o contraendo i muscoli
  • 2 = le introflessioni della cellulite sono presenti e visibili anche senza sollecitare la pelle
  • 3 = presenza delle alterazioni dello stadio 2 in maggior numero e su un'area più estesa, accompagnate dalla presenza di noduli.

    Sono state introdotte altre classificazioni dove la severità dell'inestetismo e delle alterazioni topografiche può essere misurata in densità, dimensioni, profondità oltre che considerando la lassità dei tessuti ed altri parametri fisiologici.

    Nell'ipotesi che considera la cellulite una pannicolopatia edemato-fibro-sclerotica i diversi stadi rappresentano il percorso eziopatogenico della cellulite, dove lo stadio edematoso precede gli stadi successivi considerati una evoluzione/degenerazione del fenomeno.

    Viene così caratterizzata come:
  • Edematosa: Associata ad un edema cioè accumulo di liquidi , soprattutto intorno alle caviglie, ai polpacci, alle cosce e alle braccia.
  • Fibrosa: Associata a fibrosi, cioè con un aumento delle strutture trabecolari e dei setti di tessuto connettivo che ripartiscono in diversi lobi il tessuto adiposo sottocutaneo. È caratterizzata da piccoli noduli non percepibili al tatto se non come rugosità sottocutanea e dalla cute a buccia d’arancia.
  • Sclerotica: Dove forma una sclerosi, così un indurimento dei tessuti associati a noduli di grandi dimensioni e placche . Può essere molto dolente.

    I programmi delle Terme di Rabbi permettono di raggiungere risultati immediatamente visibili in una settimana di cura.

    Nella settimana anticellulite è prevista:
  • Visita medico
  • estetica termale con diagnosi e stadiazione della PEFS e impostazione terapia medico termale della settimana a seconda dello stadio determinato.(dal I° al IV°). Se necessario DOPPLER arti inferiori.
  • A seconda degli stadi: I° stadio o cellulite iniziale: 6 percorsi vascolari, 1 massaggio linfodrenante, 1 bagno termale, 3 bagni a secco CO2, 1 vasca rigenerante, 1 pressoterapia, 1 fango drenante/tonificante Ferrum-C.
  • II°stadio (cellulite in evoluzione): 6 percorsi vascolari, 1 massaggio linfodrenante, 3 bagno termale, 3 bagni a secco CO2, 2 vasca rigenerante, 1 pressoterapia, 1 fango drenante/tonificante Ferrum-C.
  • III°stadio: 6 percorsi vascolari, 1 massaggio linfodrenante, 3 bagno termale, 3 bagni a secco CO2, 3 vasca rigenerante, 3 pressoterapia, 3 fango drenante/tonificante Ferrum-C.
  • IV° stadio: 6 percorsi vascolari, 3 massaggio linfodrenante, 3 bagno termale, 3 bagni a secco CO2, 3 vasca rigenerante, 3 pressoterapia, 3 fango drenante/tonificante Ferrum-C.

    Questi programmi vanno supportati da un trattamento dietologico specifico e da attività fisica non troppo impegnativa.

Posso fare le cure inalatorie per curare il raffreddore?

Le cure termali non si fanno in fase acuta, cioè nel momento della manifestazione evidente e violenta del sintomo. Sono ottime per la prevenzione e nei casi in cui la patologia è cronica o ricorrente. Per le cure inalatorie l’ottimo è effettuare uno/due cicli all’anno (primavera – autunno) o dopo il periodo allergico e di infiammazione, anche per pulire e tonificare il tratto naso-bocca.

Contatti e dove trovarci

TERME DI RABBI
Località Fonti di Rabbi ,162
38020 TN

Tel. +39 0463 983000
Mail: info@termedirabbi.it

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